“Come Pulcinella Principe lasciò Napoli senza musica e partì a cercarla in terra d’Irlanda…” è una “mascherata in forma d’Intermezzo” costruita sulle tracce degli antichi intermezzi delle operine musicali settecentesche. In scena la voce recitante di Marina Sorrenti e tre musici “a mo’ di Camerata” come interpreti delle musiche pensate per orchestra da camera. Tra questi Salvatore Clemente, in doppia veste di violoncellista e controtenore. Il testo di Violante Valenti e le musiche di Gioacchino Zimmardi sono originali, elaborati sul calco compositivo tradizionale del Teatro d’Arte all’italiana. L’operina ha come protagonista Pulcinella e il suo viaggio tragicomico per liberare Napoli dall’incantesimo della peste: Pulcinella parte alla ricerca della Musica perduta imprigionata tra i ghiacci eterni dell’Irlanda immaginaria. Tra equivoci e colpi di scena, il canto scioglierà l’incantesimo. L’operina intreccia su un unico piano d’ascolto il linguaggio musicale che rielabora temi popolari irlandesi e il linguaggio drammaturgico, tipico del teatro napoletano classico, ricco di incursioni maccheroniche e storpiature d’effetto. Gioacchino Zimmardi, compositore e direttore d’orchestra, si è formato alla scuola di Eliodoro Sollima, seguendo poi i corsi di direzione d’orchestra di Donato Renzetti. Le sue composizioni si sono qualificate in concorsi nazionali ed esteri, tra i quali il IV Concorso Internazionale “Prokof’ev” di San Pietroburgo. Un’altra sua opera di teatro musicale su testo di Violante Valenti è Il Vicerè pirata.
classica & nuovi linguaggi
Domenica 1 marzo 2026 ore 18
Auditorium Palazzo della Cultura «Antonello da Messina»
TRIO SICELIDES MUSAE
Gioacchino Zimmardi pianoforte, composizione
Salvatore Clemente violoncello, controtenore
Rose Marie Soncini flauto
MARINA SORRENTI
voce recitante
«COME PULCINELLA PRINCIPE LASCIÒ
NAPOLI SENZA MUSICA E PARTÌ
A CERCARLA IN TERRA D’IRLANDA...”»
“Come Pulcinella principe lasciò
Napoli senza musica e partì a cercarla
in terra d’Irlanda…”
operina per trio e voce recitante
musica di
GIOACCHINO ZIMMARDI
testo di
VIOLANTE VALENTI